La Chiesa di San Giovanni e altri edifici di culto
Ai piedi del Cammino di Ronda, in località San Giovanni, si trova l’omonima Chiesa, all’interno della quale sono presenti affreschi raffiguranti un Cristo racchiuso in una Mandorla del XVII sec. La Mandorla, nell’elaborazione dell’iconografia cristiana, viene associata alla figura del Cristo o della Madonna in Maestà e rappresentata in molti codici miniati e sculture del Medioevo, come nell’affresco o nell’arte musiva. In tale contesto è presente un elemento decorativo romanico-gotico utilizzato per dare risalto alla figura sacra rappresentata al suo interno, spesso attorniata all’esterno della mandorla da altri soggetti sacri.
Altri elementi presenti all’interno della Chiesa sono delle tracce di affreschi, la statua lignea di Sant’Antonio di Padova proveniente dall’omonima chiesetta che originariamente sorgeva nei pressi dell’attuale Piazza Btg. Alpini Piemonte e lʼantica statua di San Giorgio Martire opera del famoso Scultore campobassano, Paolo Saverio Di Zinno. Nella parte esterna sulla facciata sono presenti elementi lapidei presumibilmente provenienti dall’area archeologica di S. Pietro ad Itrias e alcune scritte poste sulle finestre in pietra, tipiche delle chiese extra-moenia.
Nella parte alta del borgo vi era anche la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita quasi certamente dai primi coloni del X secolo e attorno alla quale si andò sviluppando il borgo fortificato. In stato di rudere e ulteriormente distrutta durante lʼultimo conflitto mondiale, la Chiesa fu definitivamente abbattuta negli anni che vanno dal 1949 al 1952. Nel territorio di Scapoli esistevano inoltre due monasteri andati ormai irrimediabilmente distrutti. Non molto distante dalla frazione di Fontecostanza, lungo lʼantico percorso della Via Romana che da Isernia conduceva ad Atina, si trovava il convento di San Pietro dʼItria con annessa Chiesa Benedettina fondata nellʼ844 da Giacomo, Abate di San Vincenzo al Volturno: “Iacobus abbas S. Vincentii iste aedificavit Ecclesiam S. Petri, ubi dicitur ad Itrias, et plure monachos congregavit”. Lʼaltro monastero doveva trovarsi in prossimità del Monte la Rocca ed era intitolato a San Rocco. Alcuni ritrovamenti in loco tenderebbero ad avvalorare questa ipotesi. Legata alla tradizionale processione della Domenica in Albis è invece la devozione che gli scapolesi nutrivano per la Madonna delle Grotte. La Chiesa rupestre, un tempo anche convento, edificata dagli Abati di San Vincenzo al Volturno, presenta un considerevole ciclo di affreschi pittorici e, pur ricadendo nel Comune di Rocchetta a Volturno, si trova a pochissima distanza dal confine comunale ed è facilmente raggiungibile dal paese